Il « Bilancio 2022 degli investimenti internazionali in Francia », realizzato e pubblicato da Business France, conferma anche nel 2022 la fiducia degli investitori esteri per la Francia come destinazione dei loro progetti di investimento. Nel 2022, le imprese estere hanno avviato 1.725 nuovi progetti di investimento in Francia, con un incremento del 7% rispetto al 2021. Questi progetti hanno permesso di creare o mantenere 58.810 posti di lavoro sul territorio (+31% rispetto all’anno precedente). Con una media di 33 nuove decisioni di investimento alla settimana, la Francia mantiene alto il suo livello di attrattività nonostante un contesto internazionale complesso.
Anno record anche per l’Italia che ha avviato 139 nuovi progetti di investimento sul territorio francese nel 2022. Tali progetti, in aumento del 45% in un anno, hanno permesso di creare o conservare 2.656 posti di lavoro, con un numero di impieghi in forte crescita (+45%) rispetto all’anno precedente. Grazie a quest’importante progressione, in termini di numero di progetti e di impieghi creati o salvaguardati sul territorio, l’Italia rientra nuovamente tra i primi 5 principali paesi investitori esteri in Francia, confermando la Francia come il principale paese di destinazione degli investimenti italiani in Europa. La Francia rappresenta il 61% del totale degli investimenti italiani all’estero, in prima posizione, seguita dalla Spagna (13%) e dalla Romania (6%). Le tre principali regioni francesi di destinazione degli investimenti italiani sono l’Île-de-France (regione di Parigi che accoglie il 23% dei progetti), Auvergne-Rhône-Alpes (12%) e Hauts-de-France (10%).
Le imprese italiane hanno investito prevalentemente nel potenziamento di attività già esistenti in Francia (46,8% dei progetti). Seguono poi le creazioni di nuovi insediamenti in Francia (26,6% dei progetti) e le acquisizioni di aziende francesi in difficoltà, che rappresentano il 26,6% dei progetti avviati in Francia nel 2022 (37 progetti che hanno permesso di salvaguardare 825 impieghi in Francia). A livello globale, nel 2022 l’Italia è all’origine del 65% dei progetti di acquisizioni di società in difficoltà realizzate in Francia da investitori esteri.
Degli investimenti italiani avviati in Francia nel 2022, quelli di tipo industriale rappresentano un terzo dei progetti, mentre gli investimenti legati alle sedi aziendali rappresentano il 25%. Queste due categorie di progetti rappresentano oltre il 58% del totale dei progetti italiani (53% degli impieghi). A livello globale, gli investitori italiani sono all’origine del 10% del totale dei nuovi progetti industriali avviati in Francia da aziende estere.
Per quanto riguarda la ripartizione settoriale degli investimenti italiani, nel 2022 si è investito prevalentemente nei seguenti settori:
medico e farmaceutico (18%)
articoli per l’arredamento della casa (8%)
equipaggiamenti elettrici ed informatici (8%)
tessili e accessori (7%)
automotive (6%).
La Francia persegue così con successo il proprio processo di reindustrializzazione dell’economia e del territorio francese, in corso da diversi anni, con 457 nuovi progetti industriali avviati nel 2022, che hanno permesso di mantenere o creare 17.487 posti di lavoro.
L’Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, si complimenta con le aziende italiane: « In questi ultimi anni, la Francia è diventata il paese più attrattivo per gli investimenti in Europa, grazie alle riforme, tra l’altro sul mercato del lavoro, sulla fiscalità e nella pubblica amministrazione. Grazie anche all’ecosistema molto propizio per le startup e per lo scaling-up, godendo anche di una forza di lavoro abbondante, giovane e molto qualificata, e grazie ai programmi di preparazione del futuro, come France 2030. La Francia, prima destinazione degli investimenti italiani, è diventata il partner naturale per le imprese italiane nel loro sviluppo all’internazionale. Siamo lieti che le imprese italiane scelgano di investire in Francia e ci auguriamo che in futuro siano ancora di più. »
Il « Bilancio 2022 degli investimenti internazionali in Francia », realizzato e pubblicato da Business France, conferma anche nel 2022 la fiducia degli investitori esteri per la Francia come destinazione dei loro progetti di investimento. Nel 2022, le imprese estere hanno avviato 1.725 nuovi progetti di investimento in Francia, con un incremento del 7% rispetto al 2021. Questi progetti hanno permesso di creare o mantenere 58.810 posti di lavoro sul territorio (+31% rispetto all’anno precedente). Con una media di 33 nuove decisioni di investimento alla settimana, la Francia mantiene alto il suo livello di attrattività nonostante un contesto internazionale complesso.
Anno record anche per l’Italia che ha avviato 139 nuovi progetti di investimento sul territorio francese nel 2022. Tali progetti, in aumento del 45% in un anno, hanno permesso di creare o conservare 2.656 posti di lavoro, con un numero di impieghi in forte crescita (+45%) rispetto all’anno precedente. Grazie a quest’importante progressione, in termini di numero di progetti e di impieghi creati o salvaguardati sul territorio, l’Italia rientra nuovamente tra i primi 5 principali paesi investitori esteri in Francia, confermando la Francia come il principale paese di destinazione degli investimenti italiani in Europa. La Francia rappresenta il 61% del totale degli investimenti italiani all’estero, in prima posizione, seguita dalla Spagna (13%) e dalla Romania (6%). Le tre principali regioni francesi di destinazione degli investimenti italiani sono l’Île-de-France (regione di Parigi che accoglie il 23% dei progetti), Auvergne-Rhône-Alpes (12%) e Hauts-de-France (10%).
Le imprese italiane hanno investito prevalentemente nel potenziamento di attività già esistenti in Francia (46,8% dei progetti). Seguono poi le creazioni di nuovi insediamenti in Francia (26,6% dei progetti) e le acquisizioni di aziende francesi in difficoltà, che rappresentano il 26,6% dei progetti avviati in Francia nel 2022 (37 progetti che hanno permesso di salvaguardare 825 impieghi in Francia). A livello globale, nel 2022 l’Italia è all’origine del 65% dei progetti di acquisizioni di società in difficoltà realizzate in Francia da investitori esteri.
Degli investimenti italiani avviati in Francia nel 2022, quelli di tipo industriale rappresentano un terzo dei progetti, mentre gli investimenti legati alle sedi aziendali rappresentano il 25%. Queste due categorie di progetti rappresentano oltre il 58% del totale dei progetti italiani (53% degli impieghi). A livello globale, gli investitori italiani sono all’origine del 10% del totale dei nuovi progetti industriali avviati in Francia da aziende estere.
Per quanto riguarda la ripartizione settoriale degli investimenti italiani, nel 2022 si è investito prevalentemente nei seguenti settori:
medico e farmaceutico (18%)
articoli per l’arredamento della casa (8%)
equipaggiamenti elettrici ed informatici (8%)
tessili e accessori (7%)
automotive (6%).
La Francia persegue così con successo il proprio processo di reindustrializzazione dell’economia e del territorio francese, in corso da diversi anni, con 457 nuovi progetti industriali avviati nel 2022, che hanno permesso di mantenere o creare 17.487 posti di lavoro.
L’Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, si complimenta con le aziende italiane: « In questi ultimi anni, la Francia è diventata il paese più attrattivo per gli investimenti in Europa, grazie alle riforme, tra l’altro sul mercato del lavoro, sulla fiscalità e nella pubblica amministrazione. Grazie anche all’ecosistema molto propizio per le startup e per lo scaling-up, godendo anche di una forza di lavoro abbondante, giovane e molto qualificata, e grazie ai programmi di preparazione del futuro, come France 2030. La Francia, prima destinazione degli investimenti italiani, è diventata il partner naturale per le imprese italiane nel loro sviluppo all’internazionale. Siamo lieti che le imprese italiane scelgano di investire in Francia e ci auguriamo che in futuro siano ancora di più. »