Un’ottima giornata in cui, ancora una volta, sono stati messi a confronto i diversi soggetti della filiera del trasporto aereo per dibattere le soluzioni migliori per decarbonizzare. Eni condivide l’importanza strategica del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo e della fondazione quale strumento di cooperazione tra i diversi soggetti che possono contribuire in modo pragmatico e concreto alla decarbonizzazione del settore”.
Lo ha detto Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni, intervenendo al Congresso per il Patto per la Decarbonizzazione del trasporto aereo.
“Il sostegno con il Saf (Sustainable aviation fuels) – ha aggiunto – rappresenta una pietra miliare ed un’area su cui investire e come Eni vi stiamo investendo. La nascita di una Fondazione è assai positiva perché rende più razionale e continuativa l’attività che abbiamo avviato con Adr fin da oltre un anno.
Spinge ancora di più il percorso di Decarbonizzazione, nel modo più efficace possibile. Eni, che già dal 2022 produce e commercializza biojet nella raffineria di Livorno distillando le bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela, si è posta l’obiettivo di produrne fino a 300.000 tonnellate l’anno dal 2025, tre volte l’obbligo che dovrà osservare tutta l’Italia, certa che il SAF sia l’unico carburante al momento disponibile per ridurre le emissioni dell’aviazione. Il Saf può essere utilizzato usando le stesse infrastrutture, gli stessi aeromobili, sino a percentuali molto elevate senza altri tipi d’intervento e d’investimento. Contiamo al 2030 di essere in grado di produrre fino ad 1 milione di Saf a livello mondiale, anche nelle altre installazioni che stiamo realizzando nei mercati mondiali”, ha concluso.
Fonte: iltelegrafolivorno.it
Un’ottima giornata in cui, ancora una volta, sono stati messi a confronto i diversi soggetti della filiera del trasporto aereo per dibattere le soluzioni migliori per decarbonizzare. Eni condivide l’importanza strategica del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo e della fondazione quale strumento di cooperazione tra i diversi soggetti che possono contribuire in modo pragmatico e concreto alla decarbonizzazione del settore”.
Lo ha detto Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni, intervenendo al Congresso per il Patto per la Decarbonizzazione del trasporto aereo.
“Il sostegno con il Saf (Sustainable aviation fuels) – ha aggiunto – rappresenta una pietra miliare ed un’area su cui investire e come Eni vi stiamo investendo. La nascita di una Fondazione è assai positiva perché rende più razionale e continuativa l’attività che abbiamo avviato con Adr fin da oltre un anno. Spinge ancora di più il percorso di Decarbonizzazione, nel modo più efficace possibile. Eni, che già dal 2022 produce e commercializza biojet nella raffineria di Livorno distillando le bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela, si è posta l’obiettivo di produrne fino a 300.000 tonnellate l’anno dal 2025, tre volte l’obbligo che dovrà osservare tutta l’Italia, certa che il SAF sia l’unico carburante al momento disponibile per ridurre le emissioni dell’aviazione. Il Saf può essere utilizzato usando le stesse infrastrutture, gli stessi aeromobili, sino a percentuali molto elevate senza altri tipi d’intervento e d’investimento. Contiamo al 2030 di essere in grado di produrre fino ad 1 milione di Saf a livello mondiale, anche nelle altre installazioni che stiamo realizzando nei mercati mondiali”, ha concluso.
Fonte: iltelegrafolivorno.it