L’Europa ha compiuto un importante passo avanti nel campo dell’esplorazione spaziale con il lancio inaugurale del razzo Ariane 6. Il 4 luglio 2023, alle 16:00 ora locale (21:00 in Italia), il nuovo vettore spaziale si è sollevato dalla base di Kourou, nella Guyana Francese, segnando l’inizio di una nuova era per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Un lancio cruciale
Ariane 6, frutto della collaborazione di tredici paesi europei tra cui l’Italia, rappresenta un significativo avanzamento tecnologico rispetto al suo predecessore, Ariane 5. Il nuovo razzo è stato progettato per offrire maggiore flessibilità e competitività nel mercato dei lanci spaziali, grazie a una serie di innovazioni tecniche.
Il lancio è avvenuto senza intoppi, nonostante qualche preoccupazione iniziale dovuta a un problema di dati risolto prima del decollo. I due razzi ausiliari laterali P120, costruiti in Italia da Avio, hanno fornito la spinta necessaria per i primi minuti di volo, staccandosi regolarmente come previsto. Il motore centrale Vulcan, potenziato rispetto alla versione utilizzata su Ariane 5, ha continuato a bruciare idrogeno e ossigeno liquidi fino al distacco del primo stadio.
Il momento più atteso è stato l’accensione del secondo stadio Vinci, capace di accendersi e spegnersi fino a quattro volte per portare i satelliti nella loro orbita finale e poi deorbitare in sicurezza, evitando di trasformarsi in detriti spaziali pericolosi.
Un carico variegato
A bordo di Ariane 6 vi erano undici carichi di diverso tipo, inclusi otto cubesat costruiti da università e enti di ricerca di varie nazioni, una capsula recuperabile al suo primo collaudo, e tre apparati per la registrazione dei dati di volo. Questo volo inaugurale ha dimostrato la capacità del nuovo lanciatore di gestire diverse tipologie di payload, un aspetto fondamentale per attrarre clienti nel competitivo mercato dei lanci spaziali.
Un successo riconosciuto
Il successo del lancio di Ariane 6 è stato celebrato da figure di spicco del settore spaziale e politico. Bill Nelson, amministratore capo della NASA, ha descritto l’evento come un “passo da gigante per l’ESA”, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha esaltato il lancio come motivo di orgoglio per la Francia e per l’Europa intera. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha riconosciuto il contributo cruciale dell’azienda italiana Avio nella realizzazione dei componenti chiave del razzo.
Sfide future
Nonostante il successo del lancio, Ariane 6 deve affrontare un mercato spaziale altamente competitivo, dominato da aziende come SpaceX di Elon Musk, che offre lanci a costi ridotti grazie all’uso di razzi riutilizzabili. L’Europa, tuttavia, non ha alternativa se vuole mantenere un accesso autonomo allo spazio, un aspetto considerato strategicamente fondamentale.
Stéphane Israël, presidente e amministratore delegato di Arianespace, ha annunciato che entro la fine dell’anno è prevista la prima missione operativa di Ariane 6. Inoltre, sei lanci sono programmati per il 2025 e otto per il 2026, con l’obiettivo di recuperare il tempo perduto e consolidare la posizione dell’Europa nel settore spaziale.
Il lancio di Ariane 6 rappresenta un traguardo storico per l’Europa, dimostrando il buon lavoro dei partner che hanno contribuito alla sua realizzazione sotto la guida dell’ESA. Sebbene il mercato dei lanci spaziali presenti molte sfide, il successo di Ariane 6 offre una base solida per il futuro dell’esplorazione spaziale europea, promuovendo ulteriori investimenti nella tecnologia e strategie politiche adeguate per mantenere e rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio.