Dall’UE nuova spinta all’Idrogeno

La Commissione Ue ha dato il via libera a un investimento di 5,4 miliardi di euro per il primo IPCEI a idrogeno: Hydrogen Technology o Hy2Tech. In questi progetti sono impegnate aziende leader francesi ed italiane, più precisamente, la Commissione ha selezionato sei progetti industriali  (Alstom, Ansaldo, De Nora/Snam, Enel, Fincantieri, Iveco) e due progetti di ricerca (di ENEA e Fondazione Bruno Kessler – FBK). Per quanto riguarda Enel i fondi europei andranno a finanziare lo Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power, un laboratorio d’innovazione su scala industriale che sorgerà in Sicilia tra i Comuni di Sortino e Carlentini (SR). Il laboratorio comprenderà un sistema di elettrolisi da 4 MW che fungerà da riferimento per le tecnologie innovative. Questi finanziamenti danno ulteriore sostegno ad una politica verso l’Idrogeno già molto solida, Alstom, ha predisposto versioni a idrogeno per la sua linea di treni regionali Coradia e Fincantieri ha varato navi alimentate anche a idrogeno. Da qualche tempo Iveco e Air Liquide collaborano per accelerare lo sviluppo della mobilità dei veicoli pesanti a idrogeno.

Questa partnership viene dopo la collaborazione che le due aziende hanno attivato nel progetto HyAMMED (Hydrogène à Aix-Marseille pour une Mobilité Ecologie et Durable) nel sud della Francia, per sviluppare la prima flotta europea di camion elettrici a celle a combustibile. Lo scorso maggio Engie e Ansaldo Green Tech, società di Ansaldo Energia attiva nel campo delle energie rinnovabili e dello storage, hanno firmato un accordo per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde e di altre soluzioni di accumulo di energia in Italia. Engie si occuperà della progettazione e realizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica “green” e dell’integrazione dei sistemi di gestione della produzione e stoccaggio di idrogeno, mentre Ansaldo Green Tech realizzerà gli elettrolizzatori che, sfruttando l’energia elettrica da fonte rinnovabile, produrranno l’idrogeno da dedicare alle utenze finali.

Fonte: Impresacity

La Commissione Ue ha dato il via libera a un investimento di 5,4 miliardi di euro per il primo IPCEI a idrogeno: Hydrogen Technology o Hy2Tech. In questi progetti sono impegnate aziende leader francesi ed italiane, più precisamente, la Commissione ha selezionato sei progetti industriali  (Alstom, Ansaldo, De Nora/Snam, Enel, Fincantieri, Iveco) e due progetti di ricerca (di ENEA e Fondazione Bruno Kessler – FBK). Per quanto riguarda Enel i fondi europei andranno a finanziare lo Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power, un laboratorio d’innovazione su scala industriale che sorgerà in Sicilia tra i Comuni di Sortino e Carlentini (SR). Il laboratorio comprenderà un sistema di elettrolisi da 4 MW che fungerà da riferimento per le tecnologie innovative. Questi finanziamenti danno ulteriore sostegno ad una politica verso l’Idrogeno già molto solida, Alstom, ha predisposto versioni a idrogeno per la sua linea di treni regionali Coradia Fincantieri ha varato navi alimentate anche a idrogeno. Da qualche tempo Iveco e Air Liquide collaborano per accelerare lo sviluppo della mobilità dei veicoli pesanti a idrogeno. Questa partnership viene dopo la collaborazione che le due aziende hanno attivato nel progetto HyAMMED (Hydrogène à Aix-Marseille pour une Mobilité Ecologie et Durable) nel sud della Francia, per sviluppare la prima flotta europea di camion elettrici a celle a combustibile. Lo scorso maggio Engie e Ansaldo Green Tech, società di Ansaldo Energia attiva nel campo delle energie rinnovabili e dello storage, hanno firmato un accordo per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde e di altre soluzioni di accumulo di energia in Italia. Engie si occuperà della progettazione e realizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica “green” e dell’integrazione dei sistemi di gestione della produzione e stoccaggio di idrogeno, mentre Ansaldo Green Tech realizzerà gli elettrolizzatori che, sfruttando l’energia elettrica da fonte rinnovabile, produrranno l’idrogeno da dedicare alle utenze finali.

Fonte: Impresacity