Ansaldo Nucleare, nonostante l’Italia abbia abbandonato il nucleare da tempo, ha continuato a lavorare e a specializzarsi nelle tecnologie di quarta generazione. L’amministratrice delegata, Daniela Gentile, ha illustrato in un’intervista rilasciata a Radiocor durante il G7 Energia la strategia dell’azienda, che si focalizzerà nel medio termine sugli Small Modular Reactors (SMR) e nel lungo periodo sulla fusione nucleare.
Ansaldo Nucleare guarda ora alla Slovenia, dopo aver operato con successo in Romania dal 1980. In Romania, l’azienda ha costruito due unità della Centrale nucleare di Cernavoda e ora sta lavorando all’allungamento della vita utile di una di queste unità e al completamento di due nuove unità. Queste attività offrono opportunità sia per Ansaldo Nucleare che per altre aziende italiane, con la possibilità di coinvolgere una supply chain italiana già preparata per operare in Europa.
Guardando al futuro, Ansaldo Nucleare sta esplorando opportunità in altri paesi dell’Europa orientale, dove l’estensione della vita utile delle centrali nucleari sarà una sfida importante nei prossimi decenni. Nel medio termine, l’azienda sta collaborando con Edf ed Edison per sviluppare impianti con tecnologia Nuward, mentre sul lungo termine sta investendo nella tecnologia della nuova generazione raffreddata al piombo e partecipa attivamente al progetto ITER per la fusione nucleare.
Gentile ritiene che l’Italia abbia mantenuto competenze significative nel settore nucleare, offrendo una solida base su cui costruire un ritorno al nucleare nel paese. La decisione del ministro dell’Ambiente di inserire scenari relativi alla produzione di energia nucleare nel Pniec è vista come un importante punto di partenza, sebbene sia necessario lavorare su un programma robusto e affidabile e sulla comunicazione efficace dei benefici del nucleare.
Fonte: IlSole24Ore
Ansaldo Nucleare, nonostante l’Italia abbia abbandonato il nucleare da tempo, ha continuato a lavorare e a specializzarsi nelle tecnologie di quarta generazione. L’amministratrice delegata, Daniela Gentile, ha illustrato in un’intervista rilasciata a Radiocor durante il G7 Energia la strategia dell’azienda, che si focalizzerà nel medio termine sugli Small Modular Reactors (SMR) e nel lungo periodo sulla fusione nucleare.
Ansaldo Nucleare guarda ora alla Slovenia, dopo aver operato con successo in Romania dal 1980. In Romania, l’azienda ha costruito due unità della Centrale nucleare di Cernavoda e ora sta lavorando all’allungamento della vita utile di una di queste unità e al completamento di due nuove unità. Queste attività offrono opportunità sia per Ansaldo Nucleare che per altre aziende italiane, con la possibilità di coinvolgere una supply chain italiana già preparata per operare in Europa.
Guardando al futuro, Ansaldo Nucleare sta esplorando opportunità in altri paesi dell’Europa orientale, dove l’estensione della vita utile delle centrali nucleari sarà una sfida importante nei prossimi decenni. Nel medio termine, l’azienda sta collaborando con Edf ed Edison per sviluppare impianti con tecnologia Nuward, mentre sul lungo termine sta investendo nella tecnologia della nuova generazione raffreddata al piombo e partecipa attivamente al progetto ITER per la fusione nucleare.
Gentile ritiene che l’Italia abbia mantenuto competenze significative nel settore nucleare, offrendo una solida base su cui costruire un ritorno al nucleare nel paese. La decisione del ministro dell’Ambiente di inserire scenari relativi alla produzione di energia nucleare nel Pniec è vista come un importante punto di partenza, sebbene sia necessario lavorare su un programma robusto e affidabile e sulla comunicazione efficace dei benefici del nucleare.
Fonte: IlSole24Ore