I Capitali stranieri fanno rotta verso l’Italia. Nel 2021 sono stati annunciati 207 progetti di investimenti diretti esteri (Ide) nella Penisola, che registra così una crescita dell’83% su base annua. Un valore superiore rispetto a quello rilevato negli altri Stati europei. Tuttavia, in termini di quota di mercato, il nostro Paese è ancora indietro, fermandosi al 3,5% (in aumento rispetto al 2% del 2020), e quindi deve colmare dei gap significativi rispetto alle altre potenze del Vecchio Continente: tra i principali attrattori di Ide, infatti, la quota di mercato della Francia si attesta al 21%, quelle di Regno Unito e Germania, rispettivamente, al 17% e 14%. È quanto emerge dall’EY Europe Attractiveness Survey 2022, ricerca annuale che analizza l’andamento degli investimenti diretti esteri in Europa e le percezioni dei player internazionali con l’obiettivo di indagare il livello di attrattività di ciascun Paese e individuare i principali driver d’investimento futuri.
Più nel dettaglio, i settori che hanno attratto di più l’interesse finanziario delle imprese estere sono Software e servizi IT (15%), logistica (14%) e servizi B2B (12%), mentre sono diminuiti i capitali diretti nei comparti elettronica (-25% di progetti di investimento rispetto al 2020) e Telecom (-57%). A credere di più nelle potenzialità della Penisola sono gli Stati Uniti, che con una quota del 28% sono i principali investitori, seguiti da Germania (17%) e Francia (12%).
Fonte La Repubblica: Mariano Mangia
I Capitali stranieri fanno rotta verso l’Italia. Nel 2021 sono stati annunciati 207 progetti di investimenti diretti esteri (Ide) nella Penisola, che registra così una crescita dell’83% su base annua. Un valore superiore rispetto a quello rilevato negli altri Stati europei. Tuttavia, in termini di quota di mercato, il nostro Paese è ancora indietro, fermandosi al 3,5% (in aumento rispetto al 2% del 2020), e quindi deve colmare dei gap significativi rispetto alle altre potenze del Vecchio Continente: tra i principali attrattori di Ide, infatti, la quota di mercato della Francia si attesta al 21%, quelle di Regno Unito e Germania, rispettivamente, al 17% e 14%. È quanto emerge dall’EY Europe Attractiveness Survey 2022, ricerca annuale che analizza l’andamento degli investimenti diretti esteri in Europa e le percezioni dei player internazionali con l’obiettivo di indagare il livello di attrattività di ciascun Paese e individuare i principali driver d’investimento futuri. Più nel dettaglio, i settori che hanno attratto di più l’interesse finanziario delle imprese estere sono Software e servizi IT (15%), logistica (14%) e servizi B2B (12%), mentre sono diminuiti i capitali diretti nei comparti elettronica (-25% di progetti di investimento rispetto al 2020) e Telecom (-57%). A credere di più nelle potenzialità della Penisola sono gli Stati Uniti, che con una quota del 28% sono i principali investitori, seguiti da Germania (17%) e Francia (12%).
Fonte La Repubblica: Mariano Mangia