Dieci miliardi di euro di investimenti per il piano strategico quinquennale di Snam. Un aumento del 23%, legato principalmente all’entrata in funzione dei due rigassificatori galleggianti acquisiti, alla costruzione della linea adriatica e al rinnovo e sviluppo dello stoccaggio di gas. Snam ha chiuso il 2022 con un utile netto “pari o superiore a 1,13 miliardi di euro” e prevede di chiudere il 2023 con 1,1 miliardi di euro. Il piano strategico prevede investimenti per 1,9 miliardi di euro nel 2022, che saliranno a 2,12 miliardi di euro nell’anno in corso. Il piano di Snam si baserà essenzialmente su tre pilastri principali. Il primo è l’investimento in infrastrutture per il gas lungo la catena del valore, per un totale di 9 miliardi di euro.
Il secondo pilastro del piano si basa sullo sviluppo di gas verdi come l’idrogeno e il biometano, oltre a contribuire alla decarbonizzazione dei consumi attraverso misure di efficienza energetica e tecnologie di cattura del carbonio. In questo settore sono previsti investimenti per 1 miliardo di euro. Il terzo pilastro consiste nella digitalizzazione degli asset e dei processi industriali con 52 progetti sulla sicurezza, la resilienza degli asset, l’ottimizzazione dei processi e le attività per migliorare la sostenibilità delle aziende, per i quali sono stati stanziati circa 450 milioni di euro.
Fonte Aveyrondigitalnews.fr: Nermond
Dieci miliardi di euro di investimenti per il piano strategico quinquennale di Snam. Un aumento del 23%, legato principalmente all’entrata in funzione dei due rigassificatori galleggianti acquisiti, alla costruzione della linea adriatica e al rinnovo e sviluppo dello stoccaggio di gas. Snam ha chiuso il 2022 con un utile netto “pari o superiore a 1,13 miliardi di euro” e prevede di chiudere il 2023 con 1,1 miliardi di euro. Il piano strategico prevede investimenti per 1,9 miliardi di euro nel 2022, che saliranno a 2,12 miliardi di euro nell’anno in corso. Il piano di Snam si baserà essenzialmente su tre pilastri principali. Il primo è l’investimento in infrastrutture per il gas lungo la catena del valore, per un totale di 9 miliardi di euro. Il secondo pilastro del piano si basa sullo sviluppo di gas verdi come l’idrogeno e il biometano, oltre a contribuire alla decarbonizzazione dei consumi attraverso misure di efficienza energetica e tecnologie di cattura del carbonio. In questo settore sono previsti investimenti per 1 miliardo di euro. Il terzo pilastro consiste nella digitalizzazione degli asset e dei processi industriali con 52 progetti sulla sicurezza, la resilienza degli asset, l’ottimizzazione dei processi e le attività per migliorare la sostenibilità delle aziende, per i quali sono stati stanziati circa 450 milioni di euro.