Lo scorso febbraio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva chiesto ai rappresentanti di Eni, Enel, Snam e Terna di presentare “pochi, necessari e fattibili” progetti legati alla transizione energetica da inserire nel PNRR rivisitato alla luce di REPowerEU. Eni, nonostante il focus sulle fonti fossili, sta investendo in particolare sui biocarburanti, combustibili low-carbon ottenuti dagli scarti organici. La società ha convertito in bioraffinerie due impianti tradizionali, a Venezia e a Gela, e sta lavorando all’espansione di quest’ultima per incrementare la produzione di biocombustibile per gli aerei. Eni inoltre sta progettando un sito per lo stoccaggio del carbonio al largo di Ravenna, dentro i giacimenti esauriti di gas nel mar Adriatico. Terna ha allo studio diversi progetti di interconnessione elettrica tra le regioni italiane e con l’estero.
Snam vorrebbe invece raddoppiare la capacità di Linea Adriatica, il gasdotto che percorre la costa adriatica, in modo da permettere un aumento delle importazioni di combustibile dal Nordafrica (in particolare dall’Algeria, che sta contribuendo in maniera importante alla sostituzione delle forniture russe). Enel, infine, vorrebbe realizzare un nuovo rigassificatore per l’importazione di gas liquefatto (GNL) a Porto Empedocle, in Sicilia. Il rigassificatore sarebbe in grado di trattare circa 8 miliardi di metri cubi di GNL all’anno, su un consumo totale di gas di circa 68 miliardi di metri cubi (dato 2022). Potrebbe investire anche nella costruzione di batterie per l’accumulo in rete dell’elettricità prodotta in maniera intermittente dai parchi eolici e solari.
Fonte Startmag.it : Marco dell’Aguzzo.
Lo scorso febbraio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva chiesto ai rappresentanti di Eni, Enel, Snam e Terna di presentare “pochi, necessari e fattibili” progetti legati alla transizione energetica da inserire nel PNRR rivisitato alla luce di REPowerEU. Eni, nonostante il focus sulle fonti fossili, sta investendo in particolare sui biocarburanti, combustibili low-carbon ottenuti dagli scarti organici. La società ha convertito in bioraffinerie due impianti tradizionali, a Venezia e a Gela, e sta lavorando all’espansione di quest’ultima per incrementare la produzione di biocombustibile per gli aerei. Eni inoltre sta progettando un sito per lo stoccaggio del carbonio al largo di Ravenna, dentro i giacimenti esauriti di gas nel mar Adriatico. Terna ha allo studio diversi progetti di interconnessione elettrica tra le regioni italiane e con l’estero. Snam vorrebbe invece raddoppiare la capacità di Linea Adriatica, il gasdotto che percorre la costa adriatica, in modo da permettere un aumento delle importazioni di combustibile dal Nordafrica (in particolare dall’Algeria, che sta contribuendo in maniera importante alla sostituzione delle forniture russe). Enel, infine, vorrebbe realizzare un nuovo rigassificatore per l’importazione di gas liquefatto (GNL) a Porto Empedocle, in Sicilia. Il rigassificatore sarebbe in grado di trattare circa 8 miliardi di metri cubi di GNL all’anno, su un consumo totale di gas di circa 68 miliardi di metri cubi (dato 2022). Potrebbe investire anche nella costruzione di batterie per l’accumulo in rete dell’elettricità prodotta in maniera intermittente dai parchi eolici e solari.
Fonte Startmag.it : Marco dell’Aguzzo.