La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attraverso i fondi del PNRR è una «grande opportunità» per le imprese ICT che possono diventare alleate delle amministrazioni locali ma devono essere ben informate: «Diverse imprese faticano a trovare la chiave per poter partecipare» ai bandi, ad avere chiaro in che modo e con che gare saranno affidati i fondi. A sottolinearlo è Vittoria Carli, vice presidente con delega alla Trasformazione digitale e l’internazionalizzazione di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e presidente della Sezione Information Technology di Unindustria. “Le chiavi per una PA efficiente sono diverse, ma metterei al primo posto il problema della qualificazione. Senza reali competenze, adeguate e di altissimo livello, nessun piano di digitalizzazione può camminare sulle sue gambe.
Poi certamente vanno razionalizzate e potenziate le infrastrutture e occorre un piano di sviluppo del cloud ben incardinato nel progetto europeo Gaia-x ed allineato ai principi di sovranità, trasparenza, interoperabilità e sicurezza dei dati, fondamentale per valorizzare e far crescere la data economy. Su questo abbiamo molto lavorato come Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, a partire dall’avvio del progetto europeo Gaia-x. Ma manca ancora il punto di caduta nazionale, l’HUB italiano Gaia-x capace di far convergere imprese, associazioni, enti di ricerca e università, fornitori dei dati e provider popolando i cosiddetti “data spaces”. Accanto a questi pilastri certamente fondamentali, è necessario però porre attenzione anche al contributo strategico che può imprimere l’Amministrazione pubblica al rafforzamento e alla qualificazione dell’offerta di servizi digitali e dell’IT”.
Fonte Sole 24 Ore: Andrea Fontana
La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attraverso i fondi del PNRR è una «grande opportunità» per le imprese ICT che possono diventare alleate delle amministrazioni locali ma devono essere ben informate: «Diverse imprese faticano a trovare la chiave per poter partecipare» ai bandi, ad avere chiaro in che modo e con che gare saranno affidati i fondi. A sottolinearlo è Vittoria Carli, vice presidente con delega alla Trasformazione digitale e l’internazionalizzazione di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e presidente della Sezione Information Technology di Unindustria. “Le chiavi per una PA efficiente sono diverse, ma metterei al primo posto il problema della qualificazione. Senza reali competenze, adeguate e di altissimo livello, nessun piano di digitalizzazione può camminare sulle sue gambe. Poi certamente vanno razionalizzate e potenziate le infrastrutture e occorre un piano di sviluppo del cloud ben incardinato nel progetto europeo Gaia-x ed allineato ai principi di sovranità, trasparenza, interoperabilità e sicurezza dei dati, fondamentale per valorizzare e far crescere la data economy. Su questo abbiamo molto lavorato come Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, a partire dall’avvio del progetto europeo Gaia-x. Ma manca ancora il punto di caduta nazionale, l’HUB italiano Gaia-x capace di far convergere imprese, associazioni, enti di ricerca e università, fornitori dei dati e provider popolando i cosiddetti “data spaces”. Accanto a questi pilastri certamente fondamentali, è necessario però porre attenzione anche al contributo strategico che può imprimere l’Amministrazione pubblica al rafforzamento e alla qualificazione dell’offerta di servizi digitali e dell’IT”.
Fonte Sole 24 Ore: Andrea Fontana