In occasione della sua prima audizione davanti all’Assemblea nazionale francese in qualità di Capo di Stato Maggiore della Marina francese [CEMM], l’ammiraglio Nicolas Vaujour ha sottolineato l’importanza dei partenariati, spiegando che essi contribuiscono a “cementare” la potenza navale.
“Tendiamo a presentare la potenza navale in termini di tre pilastri: numeri, tecnologia e know-how. In realtà, le partnership rafforzano il potere navale. Se sei da solo con molte navi, molta tecnologia e molto know-how, senza partnership non sei un grande giocatore, perché i tuoi partner ti porteranno qualcosa di più della semplice massa”, ha spiegato l’ammiraglio Vaujour che, non appena ha assunto il suo nuovo incarico, si è impegnato ad aumentare i contatti con le sue controparti in altri Paesi. Durante la sua audizione, l’ammiraglio Vaujour ha confidato di aver incontrato due volte in un mese il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Enrico Credendino, e l’ammiraglio Ben Key, First Sea Lord (comandante della Royal Navy). “Questo dimostra quanto tutti noi abbiamo gli stessi problemi, le stesse ambizioni e le stesse sfide quando guardiamo al nostro territorio”, ha detto ai parlamentari presenti alla sua audizione.
Detto questo, date le questioni specifiche del Mediterraneo (tensioni legate allo sfruttamento del gas naturale, dispute territoriali, affermazione di alcune potenze, rivalità tra diversi Paesi, crisi migratoria, traffici illeciti, rischi terroristici, ecc.) Francia e Italia condividono le stesse preoccupazioni. E questo si rifletterà sulla prontezza operativa delle rispettive forze navali nella “fascia alta dello spettro”.
Gli italiani hanno una “marina molto bella e utilizzano molto bene le loro attrezzature. E noi vogliamo svolgere insieme le nostre esercitazioni di preparazione operativa al top dello spettro”, ha annunciato l’ammiraglio Vaujour.
Fonte www.Opex360.com : Laurent Lagneau
In occasione della sua prima audizione davanti all’Assemblea nazionale francese in qualità di Capo di Stato Maggiore della Marina francese [CEMM], l’ammiraglio Nicolas Vaujour ha sottolineato l’importanza dei partenariati, spiegando che essi contribuiscono a “cementare” la potenza navale.
“Tendiamo a presentare la potenza navale in termini di tre pilastri: numeri, tecnologia e know-how. In realtà, le partnership rafforzano il potere navale. Se sei da solo con molte navi, molta tecnologia e molto know-how, senza partnership non sei un grande giocatore, perché i tuoi partner ti porteranno qualcosa di più della semplice massa”, ha spiegato l’ammiraglio Vaujour che, non appena ha assunto il suo nuovo incarico, si è impegnato ad aumentare i contatti con le sue controparti in altri Paesi. Durante la sua audizione, l’ammiraglio Vaujour ha confidato di aver incontrato due volte in un mese il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Enrico Credendino, e l’ammiraglio Ben Key, First Sea Lord (comandante della Royal Navy). “Questo dimostra quanto tutti noi abbiamo gli stessi problemi, le stesse ambizioni e le stesse sfide quando guardiamo al nostro territorio”, ha detto ai parlamentari presenti alla sua audizione.
Detto questo, date le questioni specifiche del Mediterraneo (tensioni legate allo sfruttamento del gas naturale, dispute territoriali, affermazione di alcune potenze, rivalità tra diversi Paesi, crisi migratoria, traffici illeciti, rischi terroristici, ecc.) Francia e Italia condividono le stesse preoccupazioni. E questo si rifletterà sulla prontezza operativa delle rispettive forze navali nella “fascia alta dello spettro“.
Gli italiani hanno una “marina molto bella e utilizzano molto bene le loro attrezzature. E noi vogliamo svolgere insieme le nostre esercitazioni di preparazione operativa al top dello spettro”, ha annunciato l’ammiraglio Vaujour.
Fonte www.Opex360.com : Laurent Lagneau