L’agrivoltaico sta diventando un’opportunità interessante per le fusioni e le acquisizioni in Francia

L’agrivoltaico, termine utilizzato per descrivere la fusione simbiotica di pratiche agricole e tecnologia solare fotovoltaica, è all’avanguardia in Europa nei sistemi innovativi di autoconsumo. L’integrazione dei pannelli solari con le colture, consente ai promotori dei progetti di aggirare efficacemente i problemi di disponibilità dei terreni che spesso ostacolano lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile su larga scala e facilita l’accesso ai 157 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata (SAU) dell’Unione Europea. Enerdatics, società specializzata nella ricerca e nell’analisi delle energie rinnovabili, ha individuato nella Francia il primo mercato mondiale per questo tipo di impianti integrati. Nel contesto europeo, la Francia è attualmente al quinto posto in termini di capacità solare installata, con 16 GW, dopo Germania (68,5 GW), Spagna (26,4 GW), Italia (24,7 GW) e Paesi Bassi (18 GW), secondo un recente rapporto dell’UE. Tuttavia, le conclusioni del rapporto sottolineano il potenziale in evoluzione del settore:

se solo l’1% della superficie agricola utilizzata in Francia diventasse sede di impianti agrovoltaici,

il Paese potrebbe raggiungere una capacità installata cumulativa dieci volte superiore a quella del 2022, superando di gran lunga i progressi registrati in altre economie sviluppate dell’UE. Secondo i dati di Enerdatics, la Francia è al primo posto in Europa per numero di acquisizioni e partnership strategiche di impianti agrivoltaici. L’Italia è al secondo posto, seguita da vicino da Germania e Regno Unito. L’attività di M&A è guidata principalmente da due categorie distinte di aziende: la prima comprende i principali produttori di energia con portafogli di asset nazionali ben consolidati, mentre la seconda è costituita da società di private equity (PE). Le maggiori società del primo gruppo includono Engie, EDF, Boralex, TotalEnergies e Voltalia. Il secondo gruppo è dominato da Eurazeo, Banque des Territoires e Crédit Agricole. Per entrambi i gruppi di investitori, le transazioni si concentrano su sviluppatori di progetti e specialisti in tecnologie fotovoltaiche (Sun’Agri, Green Lighthouse, TSE, InVivo).

Fonte : pv-magazine.fr

L’agrivoltaico, termine utilizzato per descrivere la fusione simbiotica di pratiche agricole e tecnologia solare fotovoltaica, è all’avanguardia in Europa nei sistemi innovativi di autoconsumo. L’integrazione dei pannelli solari con le colture, consente ai promotori dei progetti di aggirare efficacemente i problemi di disponibilità dei terreni che spesso ostacolano lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile su larga scala e facilita l’accesso ai 157 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata (SAU) dell’Unione Europea. Enerdatics, società specializzata nella ricerca e nell’analisi delle energie rinnovabili, ha individuato nella Francia il primo mercato mondiale per questo tipo di impianti integrati. Nel contesto europeo, la Francia è attualmente al quinto posto in termini di capacità solare installata, con 16 GW, dopo Germania (68,5 GW), Spagna (26,4 GW), Italia (24,7 GW) e Paesi Bassi (18 GW), secondo un recente rapporto dell’UE. Tuttavia, le conclusioni del rapporto sottolineano il potenziale in evoluzione del settore: se solo l’1% della superficie agricola utilizzata in Francia diventasse sede di impianti agrovoltaici, il Paese potrebbe raggiungere una capacità installata cumulativa dieci volte superiore a quella del 2022, superando di gran lunga i progressi registrati in altre economie sviluppate dell’UE. Secondo i dati di Enerdatics, la Francia è al primo posto in Europa per numero di acquisizioni e partnership strategiche di impianti agrivoltaici. L’Italia è al secondo posto, seguita da vicino da Germania e Regno Unito. L’attività di M&A è guidata principalmente da due categorie distinte di aziende: la prima comprende i principali produttori di energia con portafogli di asset nazionali ben consolidati, mentre la seconda è costituita da società di private equity (PE). Le maggiori società del primo gruppo includono Engie, EDF, Boralex, TotalEnergies e Voltalia. Il secondo gruppo è dominato da Eurazeo, Banque des Territoires e Crédit Agricole. Per entrambi i gruppi di investitori, le transazioni si concentrano su sviluppatori di progetti e specialisti in tecnologie fotovoltaiche (Sun’Agri, Green Lighthouse, TSE, InVivo).

Fonte : pv-magazine.fr