Nel cielo di Mondovì e della Bassa Langa, un evento straordinario ha catturato l’attenzione degli abitanti: il primo volo del convertiplano AW609 di Leonardo, noto anche come Prova 24. Mercoledì 24 aprile, mentre numerosi velivoli solcavano l’aria, Giovanni John Aimo, veterano dei cieli, avvistava per la prima volta il tanto atteso AW609.
Frutto di vent’anni di ricerca e sviluppo da parte del gruppo industriale internazionale Leonardo, il convertiplano rappresenta una svolta nella mobilità aerea verticale. Combina la velocità e il comfort di un aereo ad ala fissa con la flessibilità e la capacità di decollo e atterraggio verticale di un elicottero.
Ha una velocità massima quasi doppia rispetto a un elicottero tradizionale ed è progettato per affrontare missioni diverse, dal trasporto esecutivo ai servizi medici d’emergenza, dalle missioni di ricerca e soccorso alla sicurezza pubblica.
Questo volo inaugurale rappresenta un passo significativo verso il futuro dell’aviazione. Con una cabina pressurizzata che consente di viaggiare a oltre 7.500 metri di quota, questo velivolo promette prestazioni senza precedenti, aprendo nuove possibilità per il trasporto e la sicurezza aerea.
Fonte: LaStampa
Nel cielo di Mondovì e della Bassa Langa, un evento straordinario ha catturato l’attenzione degli abitanti: il primo volo del convertiplano AW609 di Leonardo, noto anche come Prova 24. Mercoledì 24 aprile, mentre numerosi velivoli solcavano l’aria, Giovanni John Aimo, veterano dei cieli, avvistava per la prima volta il tanto atteso AW609.
Frutto di vent’anni di ricerca e sviluppo da parte del gruppo industriale internazionale Leonardo, il convertiplano rappresenta una svolta nella mobilità aerea verticale. Combina la velocità e il comfort di un aereo ad ala fissa con la flessibilità e la capacità di decollo e atterraggio verticale di un elicottero. Ha una velocità massima quasi doppia rispetto a un elicottero tradizionale ed è progettato per affrontare missioni diverse, dal trasporto esecutivo ai servizi medici d’emergenza, dalle missioni di ricerca e soccorso alla sicurezza pubblica.
Questo volo inaugurale rappresenta un passo significativo verso il futuro dell’aviazione. Con una cabina pressurizzata che consente di viaggiare a oltre 7.500 metri di quota, questo velivolo promette prestazioni senza precedenti, aprendo nuove possibilità per il trasporto e la sicurezza aerea.
Fonte: LaStampa