MGCS: la Francia vorrebbe coinvolgere l’Italia nel progetto del futuro carro armato

L’Italia non ha nascosto il suo desiderio di entrare a far parte dell’MGCS [Main Ground Combat System] e dello SCAF [Future Air Combat System], due programmi lanciati da Francia e Germania nel luglio 2017. Tuttavia, le sue aspettative sono state finora deluse, nonostante le innegabili competenze della sua Base Tecnologica e Industriale della Difesa [DTIB]. Da allora, nel campo dell’aviazione da combattimento, Roma ha aderito al Global Combat Air Programme [GCAP], che mira a sviluppare un cacciabombardiere di sesta generazione in collaborazione con Regno Unito e Giappone. In ogni caso, come la Germania ha fatto con la Spagna per lo SCAF, la Francia sarebbe favorevole alla partecipazione italiana all’MGCS.

Francia e Italia hanno recentemente concordato di proporre alla Germania l’inclusione della partecipazione italiana al programma MGCS. Questa mossa, se si concretizzasse, “riequilibrerebbe” il rapporto di forza con la Germania in questo progetto. L’eventuale partecipazione italiana richiederebbe il coinvolgimento di Oto Melara, ambito da KNDS e Rheinmetall. Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, segue da vicino la questione, dal momento che lo Stato italiano è azionista al 30% di Leonardo, la società madre. Inoltre, poiché l’MGCS sarà un “sistema di sistemi” basato su un carro armato di nuova generazione, sarà necessario sviluppare un’architettura informatica, robot di terra, droni, nuovi sensori optronici e così via. E qui Leonardo ha qualche argomento da proporre.

Fonte www.opex360.com : Laurent Lagneau

L’Italia non ha nascosto il suo desiderio di entrare a far parte dell’MGCS [Main Ground Combat System] e dello SCAF [Future Air Combat System], due programmi lanciati da Francia e Germania nel luglio 2017. Tuttavia, le sue aspettative sono state finora deluse, nonostante le innegabili competenze della sua Base Tecnologica e Industriale della Difesa [DTIB]. Da allora, nel campo dell’aviazione da combattimento, Roma ha aderito al Global Combat Air Programme [GCAP], che mira a sviluppare un cacciabombardiere di sesta generazione in collaborazione con Regno Unito e Giappone. In ogni caso, come la Germania ha fatto con la Spagna per lo SCAF, la Francia sarebbe favorevole alla partecipazione italiana all’MGCS. Francia e Italia hanno recentemente concordato di proporre alla Germania l’inclusione della partecipazione italiana al programma MGCS. Questa mossa, se si concretizzasse, “riequilibrerebbe” il rapporto di forza con la Germania in questo progetto. L’eventuale partecipazione italiana richiederebbe il coinvolgimento di Oto Melara, ambito da KNDS e Rheinmetall. Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, segue da vicino la questione, dal momento che lo Stato italiano è azionista al 30% di Leonardo, la società madre. Inoltre, poiché l’MGCS sarà un “sistema di sistemi” basato su un carro armato di nuova generazione, sarà necessario sviluppare un’architettura informatica, robot di terra, droni, nuovi sensori optronici e così via. E qui Leonardo ha qualche argomento da proporre.

Fonte www.opex360.com : Laurent Lagneau