NORGES BANK investirà solo in società a zero emissioni

Il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo, con asset in portafoglio per 1.200 miliardi di dollari, chiederà alle società in cui investe di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette non oltre il 2050, ovvero il target dell’Unione Europea cui Usa e Cina non hanno aderito perché considerato troppo restrittivo. Il fondo, gestito da Norges Bank, la Banca centrale della Norvegia, a fine 2021 aveva in portafoglio partecipazioni in Italia per 18,25 miliardi di euro. Ora si sta allineando alla decisione di molti investitori internazionali nel fissare obiettivi di tipo ambientale per prevenire i rischi finanziari derivanti da una cosiddetta transizione ritardata.

Al momento, soltanto il 10% delle società che il fondo patrimoniale detiene in portafoglio ha posto l’obiettivo zero netto per il 2050, anche se molti gruppi hanno fatto grandi passi verso un taglio drastico delle emissioni. A Piazza Affari, secondo i calcoli di MF-Milano Finanza del 13 agosto 2022, il primo investitore istituzionale per peso era proprio Norges Bank, il fondo sovrano norvegese, forte dei suoi 8,1 miliardi provenienti da 149 partecipazioni, molte delle quali in blue chip di rilievo. A fine agosto il fondo risultava presente in società come A2A, Hera, Saipem, Snam, Erg, Terna, Amplifon e Diasorin,Eni, Juventus, Stellantis, Poste Italiane, Autogrill, Leonardo e Mondadori.

Fonte Milano Finanza: Elena Dal Maso

Il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo, con asset in portafoglio per 1.200 miliardi di dollari, chiederà alle società in cui investe di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette non oltre il 2050, ovvero il target dell’Unione Europea cui Usa e Cina non hanno aderito perché considerato troppo restrittivo. Il fondo, gestito da Norges Bank, la Banca centrale della Norvegia, a fine 2021 aveva in portafoglio partecipazioni in Italia per 18,25 miliardi di euro. Ora si sta allineando alla decisione di molti investitori internazionali nel fissare obiettivi di tipo ambientale per prevenire i rischi finanziari derivanti da una cosiddetta transizione ritardata. Al momento, soltanto il 10% delle società che il fondo patrimoniale detiene in portafoglio ha posto l’obiettivo zero netto per il 2050, anche se molti gruppi hanno fatto grandi passi verso un taglio drastico delle emissioni. A Piazza Affari, secondo i calcoli di MF-Milano Finanza del 13 agosto 2022, il primo investitore istituzionale per peso era proprio Norges Bank, il fondo sovrano norvegese, forte dei suoi 8,1 miliardi provenienti da 149 partecipazioni, molte delle quali in blue chip di rilievo. A fine agosto il fondo risultava presente in società come A2A, Hera, Saipem, Snam, Erg, Terna, Amplifon e Diasorin,Eni, Juventus, Stellantis, Poste Italiane, Autogrill, Leonardo e Mondadori.

Fonte Milano Finanza: Elena Dal Maso