“Un ateneo con 40 mila studenti sempre proiettato verso il futuro e l’innovazione». Così il rettore Francesco Priolo ha presentato l’ateneo catanese intervenendo al workshop dal titolo “Welcome to the Future of Mobility” che si è tenuto a Palazzo Biscari, promosso da STMicroelectronics e da Plug and Play Mobility. «La collaborazione tra l’Università di Catania e la STMicroelectronics è una storia di successo che risale agli inizi degli anni ‘80, – ha ricordato il rettore alla platea composta da rappresentanti delle due multinazionali – Da allora ha sempre prodotto risultati eccellenti in molti settori, contribuendo anche in maniera significativa allo sviluppo del cosiddetto Distretto Etna Valley».
«Negli anni sono state numerosissime le ricerche condotte insieme nel campo della fisica, dell’ingegneria e della chimica – ha proseguito il prof. Priolo -, di recente la partnership tra Unict e STM è stata rafforzata in particolare nei settori del Carburo di silicio e della Power Electronics, con un nuovo Joint research center che ci permetterà di formare una nuova generazione di specialisti in settori all’avanguardia. Inoltre siamo insieme all’interno dell’ecosistema dell’innovazione denominato “Samothrace”, finanziato dal Pnrr, di cui l’Università di Catania è leader, che ci permetterà, grazie alla ricerca, di realizzare sensibili cambiamenti nell’economia e nella società della nostra Isola».
Fonte: Bollettino d’Ateneo
“Un ateneo con 40 mila studenti sempre proiettato verso il futuro e l’innovazione». Così il rettore Francesco Priolo ha presentato l’ateneo catanese intervenendo al workshop dal titolo “Welcome to the Future of Mobility” che si è tenuto a Palazzo Biscari, promosso da STMicroelectronics e da Plug and Play Mobility. «La collaborazione tra l’Università di Catania e la STMicroelectronics è una storia di successo che risale agli inizi degli anni ‘80, – ha ricordato il rettore alla platea composta da rappresentanti delle due multinazionali – Da allora ha sempre prodotto risultati eccellenti in molti settori, contribuendo anche in maniera significativa allo sviluppo del cosiddetto Distretto Etna Valley». «Negli anni sono state numerosissime le ricerche condotte insieme nel campo della fisica, dell’ingegneria e della chimica – ha proseguito il prof. Priolo -, di recente la partnership tra Unict e STM è stata rafforzata in particolare nei settori del Carburo di silicio e della Power Electronics, con un nuovo Joint research center che ci permetterà di formare una nuova generazione di specialisti in settori all’avanguardia. Inoltre siamo insieme all’interno dell’ecosistema dell’innovazione denominato “Samothrace”, finanziato dal Pnrr, di cui l’Università di Catania è leader, che ci permetterà, grazie alla ricerca, di realizzare sensibili cambiamenti nell’economia e nella società della nostra Isola».
Fonte: Bollettino d’Ateneo